Le ulcere venose si caratterizzano per una perdita di sostanza dermo ipodermitica delle parti declivi della gamba, che per definizione non tendono alla cicatrizzazione spontanea, localizzate su un tessuto in cui la nutrizione è fortemente condizionata da un importante danno alla circolazione veno-linfatica.
DIAGNOSI
Clinica e strumentale (eco color Doppler del circolo venoso degli arti inferiori) per ricercare la causa dell’insufficienza venosa responsabile della patologia che nei casi più gravi può assumere carattere invalidante, in quanto il paziente può non poter svolgere una normale attività lavorativa se questa comporta una prolungata stazione eretta. Generalmente è secondaria ad una malattia varicosa non trattata, quindi meno grave in quanto può essere corretta chirurgicamente, o secondaria a sindrome post flebitica sicuramente più impegnativa perché cronica e non suscettibile di correzione chirurgica.
TRATTAMENTO
Fondamentale contrastare, in prima istanza, la stasi venosa periferica, principale responsabile di questa grave complicanza, attraverso appropriata elastocompressione, associata a terapia sia locale che sistemica.
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