Nel trattamento e nella prevenzione dell’obesità un ruolo fondamentale è svolto da una costante attività fisica. Cerchiamo di capire il perché è importante dedicare del tempo al movimento e soprattutto qual è il miglior tipo di esercizio da svolgere.
Innanzitutto è bene sapere che l’esercizio fisico:
-protegge o addirittura accresce la massa magra durante la perdita del peso;
– migliora lo stato psicologico, attraverso la produzione di endorfine che sono mediatori del buon umore;
– riduce il rischio di morbilità e mortalità in quanto migliora la funzione cardiorespiratoria;
– migliora il profilo lipidico abbassando i livelli di trigliceridi e colesterolo LDL (quello cattivo), innalzando i livelli del colesterolo buono (HDL);
– riduce la pressione arteriosa e aumenta la sensibilità insulinica, migliorando il controllo glicemico;
– Inibisce l’appetito.
Ma soprattutto l’esercizio fisico rappresenta un valido predittore del mantenimento a lungo termine della perdita di peso corporeo. Infatti alla sospensione della dieta, chi svolge attività fisica costante tende a mantenere i risultati ottenuti per più tempo.
Ma quale tipo di attività bisogna svolgere? Esistono due tipi diversi di attività: aerobica e anaerobica. Quella aerobica richiede un maggiore consumo di ossigeno e porta all’ossidazione completa dei substrati energetici fino alla produzione di anidride carbonica e acqua, sviluppando calore e molecole di ATP. Implica sforzi di lunga durata ma bassa intensità. Quella anaerobica comporta una incompleta ossidazione dei substrati, minor consumo di ossigeno, minor produzione di energia e formazione di metaboliti intermedi, quali l’acido lattico. Implica sforzi di breve durata ma alta intensità. Nel paziente obeso la più vantaggiosa è l’attività di tipo aerobico, in quanto influenza in senso positivo il rapporto tra massa magra e massa grassa.
Quattro volte a settimana per 50-60 minuti: sarebbe questa la periodicità giusta da applicare. Un metodo per poter eseguire una adeguata attività aerobica è calcolare il battito cardiaco attraverso la formula di Cooper. Si sottrae l’età a 220 e si lavora al 70-75% del valore ottenuto. Ad esempio un uomo di 54 anni: 220-54 = 166 70% di 166 = 116 battiti al minuto, da svolgere su una cyclette o su un tapis roulant.
In ogni caso, prima di sottoporsi a qualunque attività fisica è opportuno valutare, attraverso una visita specialistica, le condizioni articolari specie della colonna vertebrale, delle ginocchia e delle caviglie e soprattutto controllare la normale funzionalità cardiocircolatoria.